A CASTELBASSO 2017 LA PERFORMANCE “RUNNING THE FIELDS MAKE SOME NOISE”

Castelbasso 2017 torna fino al 3 settembre nell’antico borgo teramano. Il fulcro della manifestazione, allestita dalla Fondazione Malvina Menegaz presieduta da Osvaldo Menegaz, è, come sempre, l’arte, con la mostra Mario Sironi e le Arti povere. Assenso e dissenso.

Sabato 12 agosto, per la sezione Performance, a cura di Pietro Gaglianò, Marco Raparelli e Giuseppe Stampone proporranno Running the fields make some noise con il coinvolgimento di Lorenzo Scotto Di Luzio e Stefania Galegati Shines.

Si tratta di una mostra evento della durata di una serata (inizio alle 21,30 in piazza Arlini) nella quale convergono tutti i linguaggi dell’arte, dal disegno alla musica, dal video alla performance. Accomunati dal talento per il disegno e da una visione disincantata della capacità dell’arte di creare aggregazione, Raparelli e Stampone aprono in questo modo una possibilità di incontro e di dialogo con la comunità, fuori dai luoghi deputati.

Trasformando la cornice di piazza Arlini in uno spazio complesso, con consolle per il dj set, proiezioni di video, postazioni in cui gli artisti e il pubblico realizzeranno disegni, Raparelli e Stampone chiamano gli abitanti di Castelbasso e i visitatori a uscire dalla posizione di spettatori e assumere il ruolo e la responsabilità degli autori, creando in prima persona dei nuovi contenuti che interverranno, completandolo, sullo svolgimento del progetto.

In una logica di condivisione e di apertura dell’autorialità, Running the fields makes some noise comprende anche i lavori di due altri artisti, chiamati da Raparelli e Stampone come madrina e padrino dell’evento: Stefania Galegati Shines, con una performance, e Lorenzo Scotto di Luzio con un video.

Running the fields makes some noise è ispirato alla tradizione delle azioni concertate e degli happening che dagli anni Cinquanta cominciarono a scardinare i tradizionali rapporti tra il pubblico e lo spazio dell’arte; questa prospettiva acquisisce un ulteriore valore nel suo desiderio di sollecitare un sentimento di appartenenza comunitaria: una percezione del locale che non si fonda sul concetto esclusivo di identità ma sulla possibilità trasformativa dell’arte.

In occasione della serata, nella sede della Fondazione Menegaz, Marco Raparelli e Giuseppe Stampone presenteranno alcuni multipli inediti realizzati a quattro mani espressamente per questo progetto.

 

Info: http://www.fondazionemenegaz.it/fondazione/marco-raparelli-e-giuseppe-stampone/